180  
  e  
  183,  
  commi  
  primo,  
  secondo,  
  quarto, 
  quinto,    
  sesto    
  e    
  settimo,    
  del    
  codice    
  di 
  procedura  
  civile.  
  Si  
  applica  
  altresì  
  l'articolo 
  184 del medesimo codice.
  12.    
  Nel    
  caso    
  in    
  cui    
  il    
  processo    
  debba 
  continuare         
  per         
  la         
  determinazione 
  dell'assegno,   
  il   
  tribunale   
  emette   
  sentenza 
  non   
  definitiva   
  relativa   
  allo   
  scioglimento
     
  o 
  alla     
  cessazione     
  degli     
  effetti     
  civili     
  del 
  matrimonio.     
  Avverso     
  tale     
  sentenza     
  e' 
  ammesso   
  solo   
  appello   
  immediato.   
  Appena 
  formatosi     
  il     
  giudicato,     
  si     
  applica     
  la 
  previsione di cui all'articolo 10.
  13.   
  Quando   
  vi   
  sia   
  stata   
  la   
  sentenza   
  non 
  definitiva,      
  il      
  tribunale,      
  emettendo      
  la 
  sentenza      
  che      
  dispone      
  l'obbligo      
  della 
  somministrazione         
  dell'assegno,         
  può
   
  disporre  
  che  
  tale  
  obbligo  
  produca  
  effetti  
  fin 
  dal momento della domanda
  .
  14.  
  Per  
  la  
  parte  
  relativa  
  ai  
  provvedimenti  
  di 
  natura    
  economica    
  la    
  sentenza    
  di    
  primo 
  grado e' provvisoriamente esecutiva.
  15. L'appello e' deciso in camera di consiglio.
  16.  
  La  
  domanda  
  congiunta
    
  dei  
  coniugi  
  di 
  scioglimento   
  o   
  di   
  cessazione   
  degli   
  effetti 
  civili    
  del    
  matrimonio    
  che    
  indichi    
  anche 
  compiutamente   
  le   
  condizioni   
  inerenti   
  alla 
  prole   
  e   
  ai   
  rapporti   
  economici,   
  e'   
  proposta 
  con    
  ricorso    
  al    
  tribunale    
  in    
  camera    
  di 
  consiglio.    
  Il    
  tribunale,    
  sentiti    
  i    
  coniugi, 
 
 
  istruttore
  .    
  Si    
  applica    
  l'articolo    
  189    
  delle 
  disposizioni    
  di    
  attuazione    
  del    
  codice    
  di 
  procedura civile.
  9.  
  Tra  
  la  
  data  
  dell'ordinanza,  
  ovvero  
  tra  
  la 
  data  
  entro  
  cui  
  la  
  stessa  
  deve  
  essere  
  notificata 
  al     
  convenuto     
  non     
  comparso,     
  e     
  quella 
  dell'udienza   
  di   
  comparizione   
  e   
  trattazione 
  devono     
  intercorrere     
  i     
  termini     
  di     
  cui 
  all'articolo  
  163-bis  
  del  
  codice  
  di  
  procedura 
  civile ridotti a meta'.
  10.   
  Con   
  l'ordinanza   
  di   
  cui   
  al   
  comma   
  8,   
  il 
  presidente     
  assegna     
  altresì     
  termine     
  al 
  ricorrente   
  per   
  il   
  deposito   
  in   
  cancelleria   
  di 
  memoria   
  integrativa
  ,   
  che   
  deve   
  avere   
  il 
  contenuto     
  di     
  cui     
  all'articolo     
  163,terzo 
  comma,  
  numeri  
  2),  
  3),  
  4),  
  5)  
  e  
  6),  
  del  
  codice 
  di  
  procedura  
  civile  
  e  
  termine  
  al  
  convenuto 
  per  
  la  
  costituzione  
  in  
  giudizio  
  ai  
  sensi  
  degli 
  articoli  
  166  
  e  
  167,  
  primo  
  e  
  secondo  
  comma, 
  dello      
  stesso      
  codice      
  nonché      
  per      
  la 
  proposizione  
  delle  
  eccezioni  
  processuali  
  e  
  di 
  merito   
  che   
  non   
  siano   
  rilevabili   
  d'ufficio. 
  L'ordinanza   
  deve   
  contenere   
  l'avvertimento 
  al   
  convenuto   
  che   
  la   
  costituzione   
  oltre   
  il 
  suddetto  
  termine  
  implica  
  le  
  decadenze  
  di  
  cui 
  all'articolo  
  167  
  del  
  codice  
  di  
  procedura  
  civile 
  e  
  che  
  oltre  
  il  
  termine  
  stesso  
  non  
  potranno 
  più  
  essere  
  proposte  
  le  
  eccezioni  
  processuali  
  e 
  di merito non rilevabili d'ufficio.
  11.  
  All'udienza  
  davanti  
  al  
  giudice  
  istruttore  
  si 
  applicano  
  le  
  disposizioni  
  di  
  cui  
  agli  
  articoli 
 
 
  verificata  
  l'esistenza  
  dei  
  presupposti  
  di  
  legge 
  e   
  valutata   
  la   
  rispondenza   
  delle   
  condizioni 
  all'interesse   
  dei   
  figli,   
  decide   
  con   
  sentenza. 
  Qualora  
  il  
  tribunale  
  ravvisi  
  che  
  le  
  condizioni
   
  relative   
  ai   
  figli   
  sono   
  in   
  contrasto   
  con   
  gli 
  interessi  
  degli  
  stessi,  
  si  
  applica  
  la  
  procedura 
  di cui al comma 8.
  Art. 5.
  Il   
  tribunale   
  adito,   
  in   
  contraddittorio   
  delle 
  parti    
  e    
  con    
  l'intervento    
  obbligatorio    
  del 
  pubblico  
  ministero,  
  accertata  
  la  
  sussistenza 
  di  
  uno  
  dei  
  casi  
  di  
  cui  
  all'articolo  
  3,  
  pronuncia 
  con  
  sentenza  
  lo  
  scioglimento  
  o  
  la  
  cessazione 
  degli  
  effetti  
  civili  
  del  
  matrimonio  
  ed  
  ordina 
  all'ufficiale   
  dello   
  stato   
  civile   
  del   
  luogo   
  ove 
  venne  
  trascritto  
    
  il  
  matrimonio  
  di  
  procedere 
  alla annotazione della sentenza.
  La    
  donna    
  perde    
  il    
  cognome    
  che    
  aveva 
  aggiunto      
  al      
  proprio      
  a      
  seguito      
  del 
  matrimonio.   
  Il   
  tribunale,   
  con   
  la   
  sentenza 
  con    
  cui    
  pronuncia    
  lo    
  scioglimento    
  o    
  la 
  cessazione  
  degli  
  effetti  
  civili  
  del  
  matrimonio, 
  può    
  autorizzare    
  la    
  donna    
  che    
  ne    
  faccia 
  richiesta  
  a  
  conservare  
  il  
  cognome  
  del  
  marito 
  aggiunto    
  al    
  proprio    
  quando    
  sussista    
  un 
  interesse suo o dei Figli meritevole di tutela.
  La  
  decisione  
  di  
  cui  
  al  
  comma  
  precedente  
  può 
  essere   
  modificata   
  con   
  successiva   
  sentenza, 
  per  
  motivi  
  di  
  particolare  
  gravita',  
  su  
  istanza 
 
 
  di     
  una     
  delle     
  parti)).     
  La     
  sentenza     
  e' 
  impugnabile da ciascuna delle parti.
  Con      
  la      
  sentenza      
  che      
  pronuncia      
  lo 
  scioglimento   
  o   
  la   
  cessazione   
  degli   
  effetti 
  civili   
  del   
  matrimonio,   
  il   
  tribunale,   
  tenuto 
  conto  
  delle  
  1)  
  condizioni  
  dei  
  coniugi,
    
  2) 
  delle   
  ragioni   
  della   
  decisione
  ,   
  3)   
  del 
  contributo    
  personale    
  ed    
  economico 
  dato  
  da  
  ciascuno  
  alla  
  conduzione  
  familiare 
  ed     
  alla     
  formazione     
  del     
  patrimonio     
  di 
  ciascuno    
  o    
  di    
  quello    
  comune,    
  4)    
  del 
  reddito   
  di   
  entrambi,
     
  e   
  valutati   
  tutti   
  i 
  suddetti  
  elementi  
  anche  
  in  
  rapporto  
  alla
    
  5) 
  durata  
  del  
  matrimonio
  ,  
  dispone  
  l'obbligo 
  per       
  un       
  coniug
  e       
  di       
  somministrare 
  periodicamente     
  a     
  favore     
  dell'altro     
  un 
  assegno
    
  quando  
  quest'ultimo  
  A)  
  non  
  ha 
  mezzi   
  adeguati   
  o   
  B)   
  comunque   
  non 
  può        
  procurarseli        
  per        
  ragioni 
  oggettive.
  La  
  sentenza  
  deve  
  stabilire  
  anche  
  un  
  criterio 
  di    
  adeguamento    
  automatico
      
  dell'assegno, 
  almeno     
  con     
  riferimento     
  agli     
  indici     
  di 
  svalutazione  
  monetaria.  
  Il  
  tribunale  
  può,  
  in 
 
 
  
 
 
  
 
 
  
 
 
  LEGGE 1 dicembre 1970, n. 898