Art. 12-bis. 1.    Il    coniuge    nei    cui    confronti    sia    stata pronunciata   sentenza   di   scioglimento   o   di cessazione   degli   effetti   civili   del   matrimonio ha   diritto,   se   non   passato   a   nuove   nozze   e   in quanto     sia     titolare     di     assegno     ai     sensi dell'articolo       5,       ad       una       percentuale dell' indennità        di        fine        rapporto   percepita     dall'altro     coniuge     all'atto     della cessazione   del   rapporto   di   lavoro   anche   se l'indennità      viene      a      maturare      dopo      la sentenza. 2.   Tale   percentuale   e'   pari   al   quaranta   per cento     dell'indennità     totale     riferibile     agli anni   in   cui   il   rapporto   di   lavoro   e'   coinciso con il matrimonio. Art. 12-ter. 1.    In    caso    di    genitori    rispetto    ai    quali    sia stata   pronunciata   sentenza   di   scioglimento o     di     cessazione     degli     effetti     civili     del matrimonio,     la     pensione     di     reversibilità spettante   ad   essi   per   la   morte   di   un   figlio deceduto    per    fatti    di    servizio    e'    attribuita automaticamente   dall'ente   erogante   in   parti uguali a ciascun genitore. 2.   Alla   morte   di   uno   dei   genitori,   la   quota parte         di         pensione         si         consolida automaticamente in favore dell'altro.
dello     stato     civile      del     comune     in     cui     il matrimonio   fu   trascritto,   per   le   annotazioni e    le    ulteriori    incombenze    di    cui    al    regio decreto 9 luglio 1939, n. 1238. Lo   scioglimento   e   la   cessazione   degli   effetti civili   del   matrimonio,   pronunciati   nei   casi rispettivamente   previsti   dagli   articoli   1   e   2 della   presente   legge,   hanno   efficacia,   a   tutti gli   effetti   civili,   dal   giorno   dell'annotazione   della sentenza. Art.   11.   (abrogato   dalla   L.   6   marzo   1987,   N. 74) Art. 12. 1.   Le   disposizioni   del   codice   civile   in   tema   di riconoscimento    del    figlio    (nato    fuori    del matrimonio)    si    applicano,    per    quanto    di ragione,   anche   nel   caso   di   scioglimento   o   di cessazione        degli        effetti        civili        del matrimonio. La   presente   legge,   munita   del   sigillo   dello Stato,   sara'   inserta   nella   Raccolta   ufficiale delle    leggi    e    dei    decreti    della    Repubblica italiana.   E'   fatto   obbligo   a   chiunque   spetti   di osservarla   e   di   farla   osservare   come   legge dello Stato.
LEGGE 1 dicembre 1970, n. 898 LEGGE 6 marzo 1987, n.74
3.    Analogamente    si    provvede,    in    presenza della   predetta   sentenza,   per   la   pensione   di reversibilità   spettante   al   genitore   del   dante causa    secondo    le    disposizioni    di    cui    agli articoli   83   e   87   del   decreto   del   Presidente della     Repubblica     29     dicembre     1973,     n. 1092). Art. 12-quater. Per   le   cause   relative   ai   diritti   di   obbligazione di    cui    alla    presente    legge    e'    competente anche   il   giudice   del   luogo   in   cui   deve   essere eseguita l'obbligazione dedotta in giudizio. Art. 12-quinquies. Allo   straniero,   coniuge   di   cittadina   italiana, la   legge   nazionale   del   quale   non   disciplina lo   scioglimento   o   la   cessazione   degli   effetti civili     del     matrimonio,     si     applicano     le disposizioni di cui alla presente legge. Art. 12-sexies. 1.    Al    coniuge    che    si    sottrae    all'obbligo    di corresponsione   dell'assegno   dovuto   a   norma degli   articoli   5   e   6   della   presente   legge   si applicano   le   pene   previste   dall'articolo   570 del codice penale).
Legge 6 marzo 1987, n. 74 art.li 1-18 omissis Art. 19 1.      Tutti      gli      att i,       i      documenti      ed      i provvedimenti    relativi        al    procedimento    di scioglimento    del    matrimonio    o    di    cessazione degli    effetti    civili    del    matrimonio    nonché    ai procedimenti   anche   esecutivi   e   cautelari   diretti ad    ottenere    la    corresponsione    o    la    revisione degli   assegni   di   cui   agli   articoli   5   e   6   della   legge 1º      dicembre      1970,      n.      898,      sono      esenti dall'imposta   di   bollo,   di   registro   e   da   ogni   altra tassa. (la    Corte    di    Cassazione,    con    sentenza    n.    11458    del    2005,    ha precisato   che   “la   norma   speciale   contenuta   nell'art.   19   L.   6   marzo 1987,   n.   74   (…)   dev'essere   interpretata   nel   senso   che   l'esenzione "dall'imposta   di   bollo,   di      registro   e   da   ogni   altra   tassa"   di   "tutti gli   atti,   documenti   ed   i   provvedimenti      relativi   al   procedimento   di scioglimento    del    matrimonio    o    di    cessazione    degli        effetti    del matrimonio"    si    estende    "a    tutti    gli    atti,    i    documenti    ed    i provvedimenti      relativi   al   procedimento   di   separazione   personale dei coniugi)", (la   Corte   di   Cassazione   con   sentenza   n.   2347/   2001,   ha   ritenuto esteso   alla   separazione   l’esenzione   fiscale   prevista   per   gli   atti   del divorzio    anche    con    riferimento    al    trasferimento    di    proprietà immobiliari    verso    i    figli    se    sono    volte    alla    composizione    dei rapporti    patrimoniali    della    famiglia    nella    separazione    e    nel divorzio
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